Aperto nel dicembre 2008, è diventato un importante punto di riferimento per la conservazione e lo studio delle opere d'arte orientale, non solo a livello cittadino, ma anche nazionale e internazionale.
Grazie alla collaborazione creatasi tra la Città di Torino, la Regione Piemonte e la Compagnia di San Paolo è stato possibile riunire le diverse collezioni preesistenti a Torino e attuare una significativa campagna d'acquisti che ha permesso di presentare al pubblico una panoramica della produzione artistica dell'Asia meridionale, della Cina, del Giappone, dell'area himalayana e dei paesi islamici dell'Asia continentale.
La sede espositiva è Palazzo Mazzonis, fin dall'inizio un edificio di alta rappresentanza, di proprietà privata e a destinazione residenziale.
Gli scarsi documenti esistenti attestano come l'edificio sia, in realtà, il frutto del rifacimento di un immobile d'origine seicentesca, di proprietà dei marchesi Solaro della Chiusa.
Nel 1870 il complesso immobiliare fu venduto al Cavaliere Paolo Mazzonis, industriale tessile, nominato barone di Pralafera.
Fin dai primi anni successivi all'acquisto da parte della famiglia Mazzonis, il piano terra del palazzo fu adibito a sede degli uffici della Manifattura Mazzonis s.n.c. e nella seconda metà dell'Ottocento furono intrapresi lavori di abbellimento e di manutenzione, realizzando i pavimenti in seminato sui pianerottoli dello scalone e all'interno del salone aulico dove campeggia al centro lo stemma in mosaico dei Mazzonis di Pralafera.
Nel 1910 il palazzo ricevette la notifica statale e fu definito “monumento pregevole di arte e di storia”.
A partire dal 1950 il barone Ottavio Mazzonis arricchì lo scalone aulico con cornici e pannelli in stucco e affreschi sui soffitti, eseguiti dal barone stesso.
A causa della crisi che coinvolse l'intero settore tessile, nel 1968 la ditta cessò la propria attività e i locali del palazzo rimasero inutilizzati.
Nel 1980 fu firmato l'atto che sancì il passaggio di proprietà al Comune di Torino che vi stabilì la sede degli uffici giudiziari fino al 2001.
Il patrimonio di circa 1.500 opere include le collezioni orientali del Museo Civico d'Arte Antica di Torino, della Regione Piemonte e della Fondazione Agnelli.
Il Museo si apre con due giardini Zen, attraverso i quali si entra al piano terra, dove sono presenti le collezioni del Gandhara, dell'India e del Sudest asiatico.
Al primo piano trova posto l'arte cinese, mentre il secondo è dedicato alla cultura buddista tibetana.
Al terzo si trovano reperti relativi ai paesi islamici e nella manica laterale del palazzo sono ospitate le opere d'arte del Giappone.
Orario
• Da martedì a domenica h 10.00-18.00.
• La biglietteria chiude un'ora prima.
• Chiuso lunedì.
Ingresso
• A pagamento
• Il primo martedì del mese, non festivo, l'ingresso è gratuito.
Visitatori con disabilità
Struttura accessibile, prestito gratuito sedie a rotelle.
Come arrivarci
• Bus 11, 12, 52, 63, Star 2
• Tram 4
Il testo in italiano è tratto da:
- Bilancio Sociale - Fondazione Torino Musei