Attorno al centro storico di Bressanone si erge una cinta muraria.
Questa fu fatta costruire dal vescovo Heriward (1015-1022) e fatta completare dal suo successore, il vescovo Hartwig (1022-1039).
La planimetria presentava sin dal X secolo due distinti settori: a sud, il raggruppamento degli edifici ecclesiastici, contrapposto a nord dal compatto complesso cittadino, diviso dai portici.
Nel loro insieme, formavano quasi un perfetto quadrilatero cintato da mura e torrioni difensivi oltre che da ponti e porte di accesso al centro.
Anticamente i vertici di questo perimetro difensivo erano disposti nel seguente modo:
- a nord-est dal Castello dei signori di Porta San Michele (dal 1550 cartoleria Weger);
- a sud-est dal Castello dei signori di Rodengo (attuale Cassianeum);
- a sud ovest dal Castello del Capitano (ovvero il Palazzo vescovile);
- a nord-ovest dal Castello dei Signori di Sabiona, presso la porta omonima.
La cinta lasciava tre punti di passaggio, le "tre porte".
In origine tutto il quadrilatero era circondato da un fossato difensivo alimentato dal rio Scaleres, dal rio Ospedale (Castelliere) e da un braccio dell'Isarco.
Contemporaneamente alla erezione delle mura perimetrali, a Bressanone venne anche riconosciuta la qualifica di "città", la prima di tutto l'Alto Adige e del Tirolo austriaco a vantare di questo ambito primato.
Le porte urbane
Il centro storico di Bressanone è racchiuso da una cinta muraria, accessibile da tre porte principali:
- Porta Sabiona (Säbener Tor), al disopra della quale è stata appesa una figura femminile tinta in rosso, opera recente di uno scultore.
Già "Porta Fienili" (Stadeltor), l'attuale toponimo deriva dai Signori di Sabiona, che ebbero il compito di difendere quest'angolo della cinta muraria nel XII secolo.
Nel XVII secolo questo castelletto difensivo passò alla famiglia Lachmuller e solo dagli anni 1980 è di proprietà della Comunità di valle.
Una parte del castelletto risale però alla più antica costruzione, voluta dal vescovo Heriward attorno all'anno mille. - Porta San Michele (St. Michaelstor), un tempo denominata anche "Porta scura" è annessa alla "Torre Bianca" della parrocchia.
Questa è la porta urbana orientale, ovvero l'accesso principale alla Pusteria e all'Alta Valle d'Isarco, sino al XVII secolo.
La facciata interna reca lo stemma affrescato dell'Agnello, simbolo della città e della diocesi brissinese. - Porta Sole (Sonnentor), anche chiamata Porta Croce (Kreuztor), è la porta urbana occidentale, che permetteva l'accesso alla strada per Bolzano.
Precedentemente era nota come Porta San Erardo o di San Gottardo (St. Erhards- o Gotthardstor).
La porta in realtà consiste di due porte, dove quella a sud è stata costruita solo nel 1910 allo scopo di snellire il traffico sempre più intenso, alimentato anche dalle nuove arterie periferiche.
La facciata esterna presenta uno stemma ormai consunto degli Asburgo-Lorena, in ricordo dei festeggiamenti in onore dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria. - Una quarta porta degna di nota è la Porta del Chiostro.
Il portone risale al XIII secolo ed è senz'altro da considerare come il più antico esistente a Bressanone.
L'accesso ad arco romanico, assolve la funzione di accesso diretto agli edifici della Cattedrale e al Chiostro.
Oltre a queste, esistevano altre porte al di fuori della cinta muraria, ora non più esistenti:
- Torre di Porta Mercato Vecchio (tra l'albergo Chiavi d'oro e la cartoleria Weger);
- Torre dei Rodengo (all'imbocco di Via Bruno, tra il Cassianeum e la casa Rienzner);
- Porta del Molino di Stufles (casa Mallepell);
- Porta Pusteria (via della Frana);
- Porta Stufles (via Terzo di Sotto);
- Porta Roncato (presso il convento delle Suore Terziarie in via Roncato).
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