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Bagni di Lucca - Toscana ( Italia )

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BAGNI DI LUCCA


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Comune di BAGNI DI LUCCA

 dati e informazioni utili

Numero Abitanti : 5.564 (30-04-2022)
Altitudine s.l.m. : 150 mt.
Superfice Kmq. : 164,71
Denominazione abitanti : bagnaioli, bagnalucchesi
Partita IVA : 00371830464
CAP Codice Postale : 55021
Codice Istat : 046002
Codice Catastale : A560

Mappa Bagni di Lucca

 GPS / Mappa

Bagni di Lucca - Coordinate geografiche / GPS
44°00'39.46" N - 10°35'29.76" E
Decimale: 44.01096 - 10.59160



BAGNI DI LUCCA (Toscana) è un Comune italiano totalmente montano di 5.564 abitanti, situato a 150 metri s.l.m. , il suo territorio si estende su una superfice di 164,71 kmq.

Adagiata tra i monti dell'Appennino toscano e situata in posizione geografica privilegiata, Bagni di Lucca sorge alla confluenza del torrente Lima con il fiume Serchio.
A mezz'ora dalla stazione sciistica dell'Abetone e a soli 25 km da Lucca, permette di godere del clima montano e marino e delle diverse attrattive offerte della zona.
Nota fin dall'antichità, dal XVI al XIX secolo ha ospitato illustri letterati, quali Byron, Shelley, Heine, Dumas, Lamartine, Montale, il grande Paganini ed esponenti della nobiltà europea, tra i quali Napoleone e la sua bellissima sorella Paolina.
Come si raggiunge:
- in auto: da nord, autostrada A1 Milano-Parma, quindi A12 La Spezia-Livorno, a Viareggio bretella per Lucca, uscita Lucca, quindi SS12 del Brennero direzione Abetone per 24 km.
- in treno: stazione F.S. di Bagni di Lucca (sulla linea Lucca-Aulla).

Le terme di Bagni di Lucca
Le prime notizie delle terme di Bagni di Lucca si datano al Primo Triumvirato nel 56 a.C., quando Cesare, Pompeo e Crasso si divisero il mondo e poi vennero a passare le acque a Bagni di Lucca.
Questo narra la leggenda; è comunque certo che all'epoca della Roma repubblicana le terme fossero già conosciute.
Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente anche le terme decaddero e l'abbandono della popolazione del fondovalle per luoghi montani più sicuri portarono ad un rapido abbandono delle fonti terapeutiche.
I Longobardi riscoprirono le virtù miracolose delle acque, ma solo durante il periodo della contessa Matilde ci sarà un restauro e un nuovo sviluppo degli stabilimenti termali.
La vicinanza delle terme alla via Francigena, che coincideva con l'antica via Clodia Nuova che da Lucca conduceva in Emilia, portava una notevole massa di viandanti, pellegrini e mercanti che si recavano sia a Roma che in Francia.
Fin dai primi anni del XIII secolo Lucca si impadronì stabilmente della zona termale, ben consapevole del valore delle terme come luogo di soggiorno e cura, e con lo statuto del Comune di Lucca del 1308 ne regolamentò l'amministrazione sia pubblica che termale.
Nel nuovo statuto di Lucca del 1331 un intero capitolo è dedicato alle terme.
Ai vicari che vi soggiornano durante il periodo estivo o delle balneazioni (da maggio a ottobre), si raccomanda che le osterie e gli alberghi (i chiusi) siano ben forniti di cibi e bevande e di attendere all'igiene dei luoghi, affinché i "forestieri" siano ben accolti.
La fama curativa delle acque, divulgata da tutti quei frequentatori che per tutto il Medioevo giungevano o passavano per la valle, fecero sì che dal XV secolo in poi le terme dei Bagni di Lucca fossero le più famose e frequentate in Europa, anche da medici famosi come Gentile da Foligno e Ugolino da Montecatini, che nel suo trattato sulle acque del 1417 descrive dettagliatamente gli stabilimenti e l'efficacia delle cure.
Fin dal 1469 la direzione delle terme veniva infatti affidata a medici di indubbia fama, e tutti gli statuti della Repubblica di Lucca confermano le prescrizioni riguardo al buon funzionamento delle terme e dell'indotto, tanto che la diplomazia lucchese userà moltissimo le proprietà curative delle acque inviandone in dono a tutte le corti europee.
Questa tradizione di acquistare acqua sia da bibita o per cura dalle corti Europee durerà fino alla prima guerra mondiale (lo zar voleva l'acqua dei Bagni e i "problemi" della regina Vittoria venivano curati con l'acqua delle Docce Basse).
Nel Rinascimento la nobiltà lucchese cominciò a costruire delle residenze estive presso le terme, che la Repubblica requisiva per gli ospiti illustri (sovrani, papi e cardinali).
Grazie al nuovo clima politico e al lungo periodo di pace che la Repubblica garantì dal XVI secolo al 1799, da tutta l'Europa continuò l'afflusso di ospiti illustri che trovavano un clima mite e un'accoglienza squisita.
I Bagni di Lucca divennero così capitale estiva e fiore all'occhiello dello stato lucchese.
La località fu descritta abbondantemente dal Montaigne che vi soggiornò più volte, e decantata dai grandi Falloppio e Redi, i medici più famosi del tempo, che la descrissero come un paradiso terrestre.
Il grande sviluppo delle terme e la forma attuale del paesaggio sono stati plasmati dalla volontà di Elisa Bonaparte Baciocchi che, divenuta principessa di Lucca e Piombino, durante il suo breve regno (1805-1814) determinò una svolta internazionale dei Bagni di Lucca elevandola a capitale estiva, con un grandissimo afflusso di ospiti internazionali.
A lei si deve la ristrutturazione degli stabilimenti termali, realizzati dai più famosi architetti del tempo, il Marracci e il Sanbuchy per nominarne appena due.
Con la ristrutturazione delle terme e l'ammodernamento delle cure sorgono una notevole quantità di alberghi, per ospitare ospiti sempre più eterogenei, e alla fine dell'Ottocento si conteranno ben ottanta licenze tra alberghi pensioni o affittacamere.
La restaurazione con i Borbone, e soprattutto col ducato di Carlo Ludovico dal 1826 al 1847 proietterà Bagni di Lucca a stazione turistico-termale di prima importanza in Europa.
Il nuovo casinò fu inaugurato nel 1839; seguirono la costruzione della prima chiesa Anglicana in Italia (1840), il cimitero inglese (1842), il Club des Anglais (1840, altra casa da gioco in funzione fino alla grande guerra, dove si giocava in moneta inglese o francese) portarono una nutritissima colonia Britannica che descriveva la Val di Lima come Svizzera della Toscana.
La costruzione a Bagni di Lucca di un Teatro Accademico (1790), di un Circolo dei Forestieri (Casa da gioco invernale e luogo di ritrovo del bel mondo), davano la possibilità di trascorrere spensieratamente i periodi di cura o villeggiatura.
Con la cessione del Ducato di Lucca al Granduca nel 1847 inizia un lentissimo decadimento, accelerato con l'unità d'Italia e la perdita di tutti quei vantaggi derivanti dall'essere la capitale estiva di uno stato e non solamente un Comune capoluogo.
Bagni di Lucca è stata la prima cittadina d'Italia ad avere illuminazione elettrica pubblica nel 1886.
Tra il giugno e il luglio del 1910 nacque a Bagni di Lucca la prima associazione scout sorta in Italia, i R.E.I. (Ragazzi Esploratori Italiani), fondati dal baronetto inglese Sir Francis Vane e dal Maestro Remo Molinari.
L'attività scout è ripresa dopo un'interruzione di diversi decenni nel 2006, con la locale sezione del CNGEI.
Il Reparto ha segnato una simbolica continuità col gruppo di 100 anni prima, stabilendo la sede nella stazione FS di Bagni di Lucca.
Questa continuità si è interrotta con la decisione da parte dell'Amministrazione Comunale di sfrattare gli scout dalla stazione, assunta con delibera dell'11 novembre 2014.

Recenti studi geochimico-isotopici hanno evidenziato:

  • i) l'interazione dell'acqua con le rocce evaporitiche triassiche
  • ii) un possibile circuito sotterraneo fino a profondità pari a circa 3 km
  • iii) temperature e pressioni profonde pari rispettivamente a 70-75 °C e 200-300 bar

Gli edifici termali

  • Stabilimento Jean Varraud: unico in funzione con acqua a 54 °C, grotte a vapore, fangoterapia, idromassaggio, inalazioni, e cure estetiche, sede della prima casa da gioco del mondo, ove la roulette ha girato per la prima volta in Europa.
  • Stabilimento delle Docce Basse: sorgenti da 42 a 46 °C, ora in disuso, dove, nel tardo Medioevo, si curavano con docce le patologie, il che per l'epoca costituiva una novità assoluta. Qui Falloppio scoprì il funzionamento delle tube di Falloppio, e la leggenda narra che…"Se vuoi che la tua donna resti pregna mandala al Bagno e tu non ci venga" e che la sorgente denominata "Disperata" curasse quelle patologie che altrimenti curava il becchino.
  • Stabilimento dell'Ospedale Demidoff: con acqua a 46 °C, fu costruito dai Principi Demidoff nel 1828 come ospedale per i poveri. Oggi è sede di un centro di medicina olistica.
  • Stabilimento Bernabò: con acqua a 40,1 °C, straordinaria per la cura di tutti i problemi della pelle. Nel 1510 un tale Bernabò da Pistoia, uomo ricco ma con una malattia orrenda alla pelle, si immerse in quella sorgente dove i paesani portavano gli animali malati a guarire e ne uscì guarito. Bernabò edificò a sue spese questo stabilimento che porta il suo nome. Certo è che la nobiltà europea veniva a togliersi i segni del vaiolo al Bernabò. Restaurato da Elisa nel 1812 su progetto del Sanbuchy era considerato lo stabilimento con il più bel panorama d'Italia.
  • Bagno San Giovanni: con sorgenti a 38 °C, è citato per la prima volta come edificio già esistente nel 1307. Così chiamato per la tradizione popolare di andare a bagnarsi per la ricorrenza del Santo. La sorgente molto copiosa alimentava 6 vasche adibite alla cura di varie categorie di persone: i Cavalieri, i Cittadini, le Donne, gli Ebrei, e infine i servitori. Non dovevano essere molto capienti perché alcuni scrittori scrivono che si immergevano 50 persone per volta. Vi si beveva e imbottigliava l'acqua dal XIV secolo al dopoguerra. Qui Heine fu ispirato la sua famosa pagina dei Reisebilder.
  • Bagno alla Villa: con acque a 39 °C, restaurato ad opera della Repubblica nel 1376. Bertini (direttore dei Bagni), dopo un successivo restauro, nel 1471 volle far apporre in facciata una lapide di marmo dove indicava tutte le cure fatte all'interno dello stabilimento, la prima descrizione pubblicitaria delle terme al mondo. Frequentato dal Montaigne che vi curò la sua calcolosi renale orinando 36 calcoli della dimensione di una piccola oliva. Tra i frequentatori illustri vi fu anche Letizia Ramolino, madre di Napoleone, ricordata per la sua tirchieria (voleva che il fornaio ritirasse il pane secco e lo sostituisse con quello fresco).
  • Bagno Cardinali: con acqua a 37,1 °C detta sorgente alla Cova (citata per la prima volta solo nel 1775), usata anche oggi come soluzione a tutti quei problemi di digestione, indicata a far "digerire anche i sassi", come dicono i paesani. Prima era denominato Bagno Gualoppino (citato già nel 1292) perché vi si portavano ad abbeverare e curare i cavalli. Costruito come nuovo stabilimento da un certo Cardinali nel 1858 nei pressi del Regio Casinò, unico stabilimento privato in funzione fino al 1921, è stato poi adibito ad abitazione privata.

I frequentatori delle terme
Tra i vari poeti che hanno frequentato Bagni di Lucca vi è Dante, che passò per Montefegatesi per fuggire ai sicari fiorentini e, attraversando l'Orrido di Botri, si ispirò all'inferno.
Richard Church nel 1958 scrisse la lirica Bagni di Lucca, ispirato alle bellezze naturali e all'efficacia delle sorgenti termali:

«Alle acque,salubri, ai ruscelli
Alle aure che Milton ai cieli
Assegnò,credenti o infedeli, di
Fegato e d'arti ribelli malati sicuri affidate.
I Bagni in eterno vivranno,
seppur lor bellezze incantate
ridite i poeti non sanno.»

Tra gli avvenimenti curiosi avvenuti ai Bagni di Lucca, bisogna notare il Passaggio di Annibale, che si recava a combattere Roma protetto dai Liguri, il quale, nel fermarsi alla confluenza tra Lima e Serchio, decise che vi fossero edificati dei forni tanto per panificare che per costruire armi (leggenda della fondazione di Fornoli).
Sia il Boccaccio che il novellista Sercambi ambientano una novella alle terme dei Bagni di Lucca.
Tra il cinquecento e il periodo Napoleonico è un continuo arrivo di ospiti "stranieri" compresi vari sovrani.
Qui la Granduchessa Della Rovere venne a curare la sua sterilità, accompagnata da Falloppio, guarendo totalmente dai suoi problemi.
Con l'arrivo dei francesi, e la corte a Bagni di Lucca, inizia la tradizione dei carri carnevaleschi tra Villa e Ponte, e il teatro di Bagni di Lucca accoglie le "prime" delle opere che vengono recitate in Italia, tradizione poi mantenuta più in piccolo, fino al dopoguerra, famose tra queste le commedie recitate da Totò.
Metternich, dopo il congresso di Vienna, venne a passare le acque in compagnia di sette sovrani tedeschi (chiamati dagli anziani del luogo "i 7 re").
Le Terme sono state inoltre luogo di ispirazione sia per poeti come Byron, Shelley, Heine, Lamartine, Quida, Giacosa, Tosti, Carducci, Montale o compositori come: Rossini, Verdi, Puccini, Mascagni, solo per citarne alcuni.

Primati singolari
Il Casinò, prima casa da gioco del mondo, "apripista" per tutte le altre case da gioco europee, e la costruzione del Regio Casinò (1837-1839), prima casa da gioco europea non all'interno delle terme.
La roulette del Casinò delle Terme, di cui si parla in Europa per la prima volta in epoca prenapoleonica.
La prima chiesa Anglicana (1840).
La prima illuminazione pubblica ad elettricità in Italia (1886).
La fondazione del movimento scout in Italia (1910).
Il primo Casinò automatizzato d'Italia, riaperto l'8 agosto 2009.

Monumenti e luoghi d'interesse

  • Villa Ada
  • Monumento ai Caduti
  • Regio Casinò, primo casinò d'Italia, costruito nel 1838-39
  • Villa Fiori
  • Ponte delle Catene, commissionato da Carlo Ludovico all'Architetto Lorenzo Nottolini nel 1840, finito nel 1860
  • L'ospedale, realizzato tra il 1826 e il 1828, dal principe russo Niccolò Demidoff
  • Palazzo Buonvisi
  • Teatro Accademico, realizzato nel 1790 e restaurato nel 1986
  • Palazzo del Circolo dei Forestieri, ricostruito nell'attuale forma nel 1923-24.
    Circolo riservato ai frequentatori dei Bagni di Lucca, fino dal 1912 sede di un casinò frequentato durante il periodo fascista da Edda Ciano e da alti gerarchi.
    Chiuso al gioco nel 1953, oggi è sede di un ristorante e di alcune associazioni.
  • Villa Reale, voluta come reggia estiva da Elisa Baciocchi, principessa di Lucca-Piombino, fu costruita tra il 1811 e il 1812, incorporando una precedente villa dei conti Orsetti; passata di proprietà ai Borboni, duchi di Lucca, fu usata come reggia estiva dal 1817 al 1847, fino alla vendita ai marchesi Maurigi
  • Cappella Demidoff
  • Chiesa anglicana, realizzata nel 1800 su iniziativa dei coniugi Stisted
  • Cimitero inglese, realizzato su iniziativa dei coniugi Stisted, venne aperto nel 1842
  • Chiesina degli Alpini
  • Chiesa di San Pietro e Paolo di Fornoli
  • Chiesa di Santo Stefano di Bargi a Bargi
  • Chiesa di Santa Maria a Benabbio
  • Chiesa di Santa Maria Assunta in Brandeglio a Brandeglio
  • Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta a Casabasciana
  • Chiesa di San Pietro a Corsena a Corsena
  • Chiesa dei Santi Jacopo e Frediano a Crasciana
  • Chiesa di San Michele a Granaiola
  • Chiesa del Santissimo Crocifisso (Ponte a Serraglio) a Ponte a Serraglio
  • Oratorio di Santa Maria Assunta del Murrotto a Casabasciana
  • Pieve di San Cassiano di Controni a San Cassiano di Controni
  • Pieve di San Paolo (Vico Pancellorum) a Vico Pancellorum


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 Fonti:
- Wikipedia (Creative Commons)

 Photo by:
Daniel Enchev


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38,0 Km.

Aeroporto di Firenze - Peretola

54,1 Km.

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Autostrada A11 Chiesina Uzzanese

21,3 Km.

Autostrada A11 Lucca Ovest

21,6 Km.

Porto di Livorno

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Porto di Portovenere

60,5 Km.

Porto di La Spezia

62,1 Km.

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