Abbadia San Salvatore è un comune della provincia di Siena in Toscana.
Situato nel versante senese del Monte Amiata e prende il nome dall'abbazia benedettina, fondata nel 743 dal re longobardo Rachis, di cui oggi rimangono solo la chiesa e la cripta ora officiata dai cistercensi.
Abbadia San Salvatore ha, per l'altitudine e per la vicinanza del Monte Amiata, un clima freddo d'inverno e abbastanza caldo d'estate.
In inverno le temperature scendono appena sotto lo zero, e, grazie ai venti freddi provenienti dall'Amiata (il monte) che sovrasta il paese, nevica più o meno abbondantemente e spesso.
Le estati invece sono calde, ma rinfrescate sempre dall'influenza della montagna; le precipitazioni piovose sono molto frequenti.
La storia ha riservato a questa località fasi di prestigio temporale legate all'omonimo Monastero, prima benedettino poi cistercense, che in epoca feudale ha esercitato un potere di rilievo in ampi territori posti sul versante orientale e su quello occidentale dell'Amiata.
L'abbazia ebbe fortune alterne, dovute anche ai frequenti scontri sia con la potente casata degli Aldobrandeschi, sia con gli Orsini e in genere con gli alleati degli imperatori, soprattutto quando questi mantenevano rapporti conflittuali con il Papato di Roma; fu infine soppressa nel 1782.
Agli inizi del XIX iniziò in tutta l'area lo sfruttamento minerario del cinabro e della raffinazione dello stesso in mercurio.
Abbadia San Salvatore divenne rapidamente un ricco centro minerario e industriale, vedendo un repentino miglioramento della qualità della vita degli abitanti che a partire dal 1900 disponevano già di energia elettrica, telefono, servizio idrico.
Viene costruito un nuovo municipio (1909), urbanizzate altre aree, costruiti monumenti, fontane, realizzati nuovi servizi come l'ospedale.
Durante il fascismo Abbadia San Salvatore continuò a prosperare, furono costruite le strade di raccordo con la vetta del monte Amiata, gli impianti sportivi, lo stadio e ulteriori espansioni urbane.
Fu in questo periodo che furono reinsediati i monaci nell'abbazia, esattamente nel 1939.
In seguito all'attentato a Togliatti, avvenuto il 14 luglio 1948 ad Abbadia San Salvatore si verificarono manifestazioni e rivolte che videro coinvolti soprattutto i minatori, che interruppero le comunicazioni telefoniche tra Nord e Sud.
Gli scontri portarono alla morte di un carabiniere e un poliziotto.
La successiva repressione attuata dalle forze dell'ordine fu durissima e avvenne mediante l'intervento di polizia ed esercito.
Negli anni settanta le miniere dell'Amiata videro un declino a causa della concorrenza internazionale, e infine la società mineraria (che all'epoca occupava la maggioranza della popolazione) chiuse i battenti ponendo fine alla parentesi industriale di Abbadia San Salvatore, che da allora vide un lento decremento demografico.
A partire dagli anni ottanta del XX secolo le istituzioni hanno riconvertito l'economia del paese che oggi si fonda principalmente sul turismo, sia invernale che estivo.
Turismo
Abbadia San Salvatore, oggi uno dei centri turistici più importanti del monte Amiata e della stessa Toscana, rievoca l'ormai trascorsa epoca della produzione del mercurio, proveniente dal suo minerale di base (il cinabro) che si estraeva in una miniera limitrofa allo stesso paese, ma anche in altri siti dell'Amiata.
Oggi del mercurio, non più prodotto da oltre trent'anni, rimane una memoria conservata in un interessante museo ricavato dalla vecchia miniera, un'area riqualificata a destinazione artigianale.
Il Museo operativo da qualche anno, propone un'interessante storia dell'estrazione, anche grazie al valido contributo di ex minatori in qualità di guide.
Nel comune di Abbadia, che estende i suoi confini fino alla vetta dell'Amiata, sono presenti degli impianti per gli sport invernali e 12 km di piste da sci.
Dal paese, circondato da boschi di castagno, si può accedere a dei percorsi naturalistici per escursioni a piedi, a cavallo e in mountain bike.
La cittadina dell'estremo lembo meridionale della Toscana non è solo meta di turismo, ma anche stazione climatica e luogo di vacanza abituale per numerosi villeggianti.