Posada Sardegna

Le origini di Posada sono molto antiche e sono testimoniate da numerosi ritrovamenti databili al IX sec. A.C.
In epoca romana il villaggio cominciò ad essere considerato un punto di riferimento territoriale importante, sia per la presenza di un porto naturale, sia per la sua posizione che domina tutta la vallata.
Il panorama a 360° che si apre alla vista del visitatore in cima al torrione del Castello della Fava, monumento risalente all'epoca giudicale (sec. XII-XIII) conferma la tesi dell'importanza strategica avuta dalla località nei diversi momenti storici.
Un castello legato alla leggenda di uno stratagemma: presi d'assedio durante una delle numerose incursioni barbaresche, che funestarono per secoli le coste delle Baronie, gli abitanti del castello decisero di far ingoiare l'ultima fava rimasta a un piccione viaggiatore con un messaggio fuorviante nel quale si scriveva che gli assediati avevano tante provviste e acqua e che avrebbero potuto resistere a lungo.
I nemici, leggendo il messaggio e trovando la fava nella gola dell'uccello, decisero di togliere l'assedio e rinunciare alla conquista.
Il centro storico, oggi interessato da un progetto di sistemazione e restauro, conserva le tracce dell'importanza politica ed economica vissuta dal borgo di Posada ai tempi dei judex.
L'abitato, situato su uno sperone calcareo dominato dal Castello, che degrada sulla piana del fiume Posada, è uno dei più suggestivi e scenografici della Sardegna: il mare, la spiaggia, la foce del Rio Posada, la piana e lo stagno, il Monte Albo sullo sfondo sono un colpo d'occhio veramente notevole.