Punto di riferimento della storia e della cultura magnogreca, oggi, Crotone, è una modernissima città portuale, industriale e commerciale con solide basi in una agricoltura avanzata e produttiva.
Adagiata sul promontorio della costa orientale dell'antico Marchesato, è a 8m sul livello del mare, conserva ancora tutto intero, grazie al suo porto, il ruolo di scalo marittimo mediterraneo nel quale vive una marineria ancora molto attrezzata ed efficiente.
Laddove un tempo sorgeva l'acropoli greca, esiste ancora la parte più antica della città che ha conservato quasi intatto il suo aspetto medievale.
Oltre il vecchio nucleo urbano, c'è la Crotone industriale il cui sviluppo può essere datato intorno al primo decennio successivo all'unità d'Italia e che ebbe l'impulso definitivo dopo la prima metà degli anni venti allorché, grazie agli impianti di produzione di energia elettrica nella vicina Sila, sorsero le prime fabbriche.
Il centro storico è ricco di testimonianze di grande valore architettonico e artistico.
A cominciare dal Duomo nel quale è custodita la "Madonna di Capo Colonna", tavola bizantineggiante proveniente dal santuario di Capo Lacinio.
Tradizione vuole che l'effige sia stata trasportata dall'oriente nei primi anni del cristianesimo.
Pregevoli il portale della Chiesa di San Giuseppe e le statue lignee risalenti ai secoli XVII e XVIII.
Nella Chiesa di Santa Chiara si possono ammirare argenterie del 700, mentre nel Museo Archeologico Statale è di grande importanza la serie di reperti anche preistorici che illustrano tutto il glorioso passato della città.
Sulle alture del Marchesato si erge il Castello fatto costruire nel 1541 da don Pedro da Toledo a difesa delle popolazioni contro le incursioni saracene.
A 11 km da Crotone il reperto più caro ai crotonesi ma anche un simbolo per la Calabria ionica: la colonna del Tempio di Era Lacinia, la colonna dorica nota ormai in tutto il mondo superstite di un famoso tempio con pitture di Zeusi, costruito nel VI secolo a.C. divenuto il santuario degli Italioti.
MANIFESTAZIONI TRADIZIONALI
Due le feste tradizionali più importanti a Crotone.
La prima è la Festa della Madonna di Capo Colonna che si svolge in primavera.
La seconda che ha luogo in estate è la Festa della Magna Grecia.
Tuttavia l'entroterra Crotonese è ricco di tradizioni.
L'Alto Ionio Crotonese, infatti ospita le comunità albanesi di Pallagorio, San Nicola dell'Alto e Carfizzi, in cui annualmente si rinnovano i riti religiosi e le manifestazioni arbereshe.
GASTRONOMIA
Crotone è al contempo città marinara e agricola.
I due aspetti si intersecano e producono specialità gastronomiche uniche come la Mustica o Sardella che è una conserva sott'olio e peperoncino con altre spezie della neonata di pesce.
Caratteristici e succulenti i "Cavatelli", una sorta di orecchiette di pasta fatta in casa condite con sugo di carne e spruzzati di ricotta stagionata grattugiata.
Crotone e il crotonese sono luoghi di vitigni dalle nobili e antiche origini dai quali si producono vini DOC noti ormai in tutto il mondo.
Si tratta del Ciro e del Melissa, due rossi inimitabili, profumati e robusti che accompagnano in modo egregio e insuperabile gli arrosti di carne.
Del Ciro vi sono altre due varianti: il rosato e il bianco, anch'essi DOC.
Il Ciro, vino degli dei, veniva offerto dopo le gare olimpiche agli atleti vittoriosi.
Tra i (folci, la "pitta 'nchiusa" una pasta sfoglia insaporita dal vino, ripiena di noci, uva passa e canditi, preparata a mo' di rosa e cotta al forno o fritta in olio d'oliva.
Testo in italiano tratto da:
Calabria, Due volte mediterraneo