Il CAM_Contemporary Art Museum di Casoria, in provincia di Napoli, nato nel 2005, è riuscito in poco più di 5 anni di attività, ad abbattere la poco felice ubicazione intessendo una fitta rete di rapporti con artisti e istituzioni in quasi tutto il mondo.
Fondato e diretto da Antonio Manfredi, il museo di Casoria opera come centro sperimentale e come gate aperto all'attualità dell'arte contemporanea non legata alla commercializzazione.
Pittura, scultura, installazioni, foto, arte digitale sono i linguaggi presenti nella collezione permanente del CAM che annovera nel suo corpus più di 1.000 opere provenienti da 80 nazioni differenti.
L'arte intesa come rete, interrelazione culturale, antropologica, istituzionale, ha trovato radici solide nel CAM anche grazie a convenzioni sottoscritte con numerosi Enti Universitari nazionali e internazionali come la Federico II di Napoli, l'Accademia di Belle Arti di Bologna, l'Istituto nazionale di Belle Arti di Berlino ed è confortata dalle consolidate relazioni con Enti museali e culturali internazionali come il Sudo Contemporary Art Museum di Tokyo, il Today Contemporary Art Museum di Pechino, il MAC-Museo Arte Contemporaneo di Santa Fe in Argentina o la Fondazione Atelier of Alexandria di Alessandria d'Egitto e la Fondazione Harlech per la Biennale del Galles.
La struttura del museo è underground, ricavata dai locali tecnici di una scuola, si mostra come un enorme open space bianco di circa 3.000 mq.
Lo spazio appare libero da condizionamenti di percorsi di visita e permette la libera fruizione delle opere.
In occasione delle mostre, che si susseguono mediamente ogni tre mesi, gli allestimenti trasformano il museo e le opere cambiano ubicazione, offrendo così aspetti sempre nuovi al visitatore.
Ogni mostra viene pensata, analizzata e soprattutto studiata per una diffusione sul territorio e per portare ad un più vasto pubblico informazioni sui linguaggi contemporanei, come la fotografia e i video, o sulle tecniche classiche, come la pittura.
Sempre pronto a dare spazio alle nuove tendenze dell'arte, il CAM agisce però al di fuori dei circuiti ufficiali, non facendosi influenzare dal mercato e dalle politiche commerciali.
Così la caratteristica di ricerca continua in diversi ambiti artistici vede nel museo accostate opere di artisti giovani e meno giovani, famosi, storicizzati o sconosciuti e ignorati, tutto all'insegna di un'arte espressione di territorialità o di un pensiero.
Il CAM ha lanciato più di una volta riflessioni sul sociale, affrontando tematiche forti e talvolta anche scottanti.
Da CAMorra alla visione delle opere sofferte e colorate di AfriCAM, dalla Politik alla Censured, dalla società dell'abuso di Wonderland fino ad arrivare alla Frantumazione italiana, tutte mostre apprezzatissime anche dai non addetti ai lavori e una selezione delle cui opere è sempre esposta al CAM.
La collezione permanente del CAM presenta tutti i linguaggi artistici contemporanei ma il museo di Casoria è particolarmente noto agli artisti e al mondo virtuale per aver costituito in pochi anni una delle migliori e più ricche collezioni d'arte digitale e multimediale internazionale e per aver affrontato, tra i primi, il tema della fruizione e della conservazione di opere.
Il Museo si prefigge di essere luogo di incontro e di scambio, un punto di riferimento culturale, vivace e stimolante ma soprattutto uno spazio di sperimentazione e ricerca.
Con ampi programmi di iniziative culturali rivolte ai visitatori (dalle mostre ai convegni), il CAM svolge ormai una funzione promotrice di comprensione delle modalità, delle tecniche e dei significati dei linguaggi contemporanei spaziando dalla pittura al digitale focalizzando la propria attenzione sulle corrette modalità di fruizione.
In questi anni il CAM ha costruito rapporti che hanno portato al museo migliaia di visitatori da ogni parte del mondo, oltre a una fitta rete di promozione e comunicazione, ricevendo l'attenzione dei maggiori organi di stampa, televisivi e di network multimediali.
Il Museo si è dotato di un archivio/centro di documentazione che offre la possibilità di consultare per ricerche di settore circa 3000 testi.
Inoltre la programmazione didattica del museo è volta al coinvolgimento delle scuole, attraverso percorsi ludici, e degli adulti che desiderano avvicinarsi all'arte contemporanea.
Numerosi sono gli strumenti utilizzati a tal fine come la connessione con web cam in real time che ha permesso il collegamento in diretta con strutture museali e università del nord Europa per discutere proprio della circolazione, della libertà e della diffusione dell'arte multimediale.
In occasione di alcune serate inaugurali non è mancata la diretta su canali web, che ha consentito di ampliare virtualmente la presenza dei visitatori internazionali.
Lo stesso dicasi per le immancabili performance, ormai parte dell'espressione contemporanea e che si offrono in ogni occasione diverse, interessanti e coinvolgenti.
La politica volta all'internazionale non tralascia l'attenzione verso i movimenti storici napoletani.
Una ricchezza unica nella fattispecie, che accosta i grandi maestri ai giovani talvolta scoperti ed esposti al CAM prima di diventare nomi di rilievo per gallerie e musei italiani.