La grotta di Santa Croce costituisce una particolare cavità sotterranea di origine carsica, di interesse archeologico, speleologico e turistico.
Essa si apre a 113,0 m sopra il livello del mare sul fianco di levante dell'omonima lama situata nell'agro del comune di Bisceglie, in prossimità del primo rilievo meridionale della Murgia.
Si raggiunge percorrendo per circa 7 km in direzione Corato la S.P. 85 Bisceglie - Corato e imboccando, poco prima del viadotto Santa Croce, sulla destra l'antica via che segue le curve di livello della lama.
Qui, è possibile individuare sulla sinistra un sentiero che conduce allo spiazzo della grotta maggiore.
Il sito rappresenta una importante stazione preistorica.
La Grotta di Santa Croce si apre a 113 m sul livello del mare, sul fianco destro della omonima Lama ed in prossimità della contrada Matina degli Staffi.
Si tratta di un complesso di cavità di formazione carsica, formatesi durante il ciclo del carsismo antico a seguito di un deflusso idrico sotterraneo che, incidendo per lungo tempo la formazione geologica, ne determinò la particolare sezione a "buco di serratura".
L'ingresso naturale è rappresentato da una bocca larga 12 m e alta 11 m.
Si accede nella grotta, che è lunga oltre 100 m, superando un cono detritico alto circa 6 m e largo alla base circa 15 m.
Superato il primo ambiente, la cavità, stretta verso l'alto, si sviluppa per circa 60 m allargandosi progressivamente fino a formare spazi con una larghezza ed una altezza compresa fra 10 e 12 m.
La volta è caratterizzata da esili panneggiamenti calcarei frangiati da piccole stalattiti.
Il deposito archeologico è ben conservato nella grotta principale e si estende anche all'esterno, su spazi terrazzati lungo la lama.
Nei pressi della grotta, seguendo la direzione di flusso del torrente della Lama di Santa Croce, dopo circa 300 metri sul fianco destro della Lama si apre, in una muraglia rocciosa ricoperta da una folta vegetazione di macchia mediterranea, la Grotta "del Finestrino".
Essa è caratterizzata da ruderi tipici di un ambiente destinato a ricovero primitivo.
Per accedere nella cavità occorre inerpicarsi su grossi macigni e sporgenze naturali della roccia.
Gli ambienti sono piccoli ed angusti.
A distanza di pochi metri dalla Grotta del Finestrino si apre l'ingresso della Grotta delle Due Crocette.
Quest'ultima, costituita da un vestibolo di forma irregolare e da una serie di rientranze, si sviluppa per una lunghezza totale di 30 m.
Nella cavità sono stati rinvenuti frammenti ceramici di impasto grossolano a decorazione impressa, un grosso frammento di mascella di equide, diversi molari di bovini ed un femore umano mutilato appartenente ad un infante di circa due anni.
Il testo in italiano è tratto da:
- Wikipedia