Taranto è un comune capoluogo dell'omonima provincia, in Puglia.
Antica colonia magnogreca, è il secondo comune della regione per popolazione e il sedicesimo nazionale ed è conosciuta come la “Città dei due mari” per la sua posizione geografica a cavallo di Mar Grande e Mar Piccolo.
Taranto è anche “città spartana” essendo stata fondata dagli Spartani e risultando l'unica colonia lacedemone al di fuori del territorio della Grecia.
Il clima è particolarmente dolce e le correnti fredde provenienti da nord mitigano l'aria calda proveniente dal Mediterraneo mentre le colline circostanti riescono spesso a bloccare le perturbazioni rigide garantendo un clima mite tutto l'anno.
Taranto oltre ad essere la casa della Marina Militare Italiana vede la compresenza del più grande stabilimento siderurgico d'Europa (ILVA), e di una vocazione turistica alimentata da chilometri di spiagge ed insenature che si estendono lungo la costa da nord a sud e dalle specialità eno-gastronomiche.
Taranto rappresenta il naturale affaccio sull'omonimo golfo dell'arco ionico tarantino.
Presentando una morfologia del territorio prevalentemente pianeggiante, la città si sviluppa lungo tre penisole naturali ed un'isola artificiale, quest'ultima nucleo storico dell'abitato, formatasi durante la costruzione del fossato del Castello Aragonese.
La “città dei due mari” deve questo attributo al Mar Grande ed al Mar Piccolo, attorno ai quali sorge buona parte degli insediamenti.
Il Mar Grande bagna la costa esterna, racchiusa nella baia delimitata a nord-ovest da Punta Rondinella e a sud da Capo San Vito.
L'arco ideale creato dalla baia naturale si chiude con le Isole Cheradi.
Questo mare si congiunge col Mar Piccolo in soli due punti, rappresentati dal canale naturale di Porta Napoli e dal canale artificiale navigabile che separa lo storico insediamento urbano dalla parte più estesa della città.
Il Mar Piccolo, considerabile dunque un mare interno, è costituito da due seni idealmente divisi dal Ponte Punta Penna Pizzone, che congiunge la Punta Penna con la Punta Pizzone: il primo seno ha la forma di un triangolo grossolano, i cui vertici meridionali sono rappresentati dall'apertura ad est sul secondo seno, e da quella ad ovest sul Mar Grande; il secondo seno ha invece la forma di un'ellisse, il cui asse maggiore misura quasi 5 km.
Sia i venti che le maree, insieme alle sorgenti sottomarine con diversa salinità, condizionano l'andamento delle correnti di tipo superficiale e di tipo profondo tra i due mari.
Nel Mar Grande e nella parte settentrionale di entrambi i seni del Mar Piccolo sono localizzate alcune sorgenti sottomarine chiamate citri, che apportano acqua dolce non potabile mista ad acqua salmastra, creando una condizione idrobiologica ideale per la coltivazione dei mitili, comunemente chiamati “cozze”.
Taranto presenta sul suo territorio architetture che testimoniano la sua importanza storica e culturale: dagli antichi luoghi di culto, tra i quali i resti del Tempio Dorico, i resti archeologici delle necropoli greco-romane e delle tombe a camera, la Cripta del Redentore, ai palazzi appartenuti alle famiglie nobili ed alle personalità illustri della città, tra i quali Palazzo Pantaleo e Palazzo d'Ayala Valva.
La città offre inoltre una ricca varietà architettonica a testimonianza della forte religiosità e devozione: si va dal romanico al barocco della facciata della cattedrale di San Cataldo, dal gotico della chiesa di San Domenico Maggiore alle forme decisamente più eleganti delle chiese dalle linee rinascimentali e neoclassiche.
Numerose anche le cripte, i monasteri, i santuari e le edicole votive.
Lingue e dialetti
Il dialetto tarantino affonda le sue origini nell'antichità, quando il territorio era dominato dalle popolazioni messapiche.
La colonizzazione dei Greci che vide affiorare Taras, non solo come città più importante della Magna Grecia, ma anche come centro culturale, poetico e teatrale, ha lasciato un notevole influsso linguistico, sia dal punto di vista lessicale che morfo-sintattico, nonché un particolarissimo accento che secondo gli studiosi doveva corrispondere all'antica cadenza dorica.
Questi influssi sono ancora oggi notabili in parole di origine greca.
Nel corso dei secoli, il dialetto subì le influenze linguistiche delle dominazioni bizantine, longobarde, normanne, angioine, nonché della lingua araba, spagnola e napoletana.
Nella zona di Talsano, borgata a sud est di Taranto, è diffuso il dialetto talsanese, il quale si differenzia per cadenza e pronuncia dal dialetto tarantino puro, rimanendo comunque simile al tarantino e non assimilabile ai dialetti salentini.
Nell'isola amministrativa tarantina sita tra i comuni di Pulsano e Lizzano viene parlato il Dialetto salentino di tipo brindisino.
Cucina
I ristoranti tradizionali della città offrono una cucina che combina i frutti di mare con i prodotti della terra, conditi con l'ottimo olio extravergine di oliva tarantino (Olio Terre Tarentine DOP).
Piatti tipici come i cavatelli con le cozze, il risotto ai frutti di mare, il polpo ed il pesce alla griglia, sono accompagnati da ortaggi crudi o cucinati nei modi più vari: i pomodori, i peperoni, le melanzane, i carciofi ed i legumi sono particolarmente saporiti.
Da non dimenticare le orecchiette (a Taranto chiamate chiangarèdde) con le cime di rapa, al sugo di braciole di cavallo o al ragù, nonché le mozzarelle e le provole fresche, o gli involtini di vitello, i fegatini “fegatidde” e gli gnumarelli “gnumaridde” alla brace, accompagnati con i vini del territorio (Aleatico di Puglia DOC, Lizzano DOC, Martina Franca DOC, Primitivo di Manduria DOC).
Arance, mandarini, clementine (Clementina del Golfo di Taranto IGP), uva, fichi e angurie non mancano mai sulle tavole imbandite, così come i dolci di miele ed in pasta di mandorle, o le più tipiche Carteddàte, Sannacchiùdere e Pettole, preparate nell'occasione di particolari festività o ricorrenze.
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