Neirone Liguria

Sorge nella valle del Neirone, affluente del Lavagna, sovrastata dai rilievi del Caucaso (1245 m) a est e del Lavagnola a ovest. Oltre gli abitati si arriva al passo del Portello, che immette in val Trebbia a 1040 metri, sullo stesso spartiacque della Scoffera. Boschi di faggi e castagni fanno da cornice ai borghi rurali, tra i quali Corsiglia, Ognio, San Marco d'Urri. A Roccatagliata si trovano i resti di una tomba preromana (molti reperti sono custoditi nel museo di Archeologia Lig Pegli), che testimoniano la presenza di insediamenti umani intorno al V-IV secolo a.C. Un antico sentiero sul fiume è in fase di recupero, e sarà presto a disposizione dei turisti. Un altro itinerario di interesse naturalistico porta dal fondovalle alle sorgenti del Lavagna, sul monte Lavagnola. La festa della patata è per i Neironesi molto più di una sagra di fine estate. Si tiene nel bosco tra Roccatagliata e Corsiglia in memoria di don Michele Dondero, il sacerdote che nel XVIII secolo introdusse la coltivazione del tubero superando le diffidenze della popolazione. La provincia di Genova promuove la sagra per rilanciare la coltivazione della varietà "quarantina", minacciata dall'inarrestabile spopolamento. La gastronomia offre altri prodotti tipici della campagna "povera": primi a base di funghi; farina di castagne per la preparazione del castagnaccio e di altri piatti. Neirone era una roccaforte dei Fieschi. A Roccatagliata, sulla rupe che sovrasta il borgo, sorgeva un castello che fu distrutto nel XVI secolo. La dominazione dei nobili lavagnesi ha lasciato molte tracce, che il visitatore ritrova nell'itinerario dei "Feudi Fliscani" da Gattorna a Roccatagliata. Nella chiesa di San Lorenzo un affresco del Baldini rappresenta l'intera valle dominata dal castello.