Bormida Liguria

Sorto nel Medioevo come dipendenza dell'Hospitale di Fornelli, Bormida è un comune dell'alta valle della Bormida di Pallare, dominato dal monte Settepani (1386 m) e dal Ronco di Maglio (1108 m). Dopo la dominazione spagnola, nel 1713 passò alla Repubblica di Genova e poi diventò comune autonomo, per essere interamente distrutto alla fine del XVIII secolo dalla prima campagna napoleonica (sono visitabili i resti delle trincee sul Ronco di Maglio). La parrocchiale di San Giorgio Martire risale al 1200 e conserva interessanti affreschi, una statua in legno della Madonna attribuita al Maragliano e un campanile barocco su basamento del XV secolo. Il palazzo "la Ferriera", con un ampio parco fiorito, si chiama così perché nel passato la lavorazione del ferro è stata una delle attività principali della zona. Di antica data sono anche il caratteristico borgo dei Pirotti, sul fianco sinistro della vallata, e la "strada della regina", in ricordo del passaggio di Margherita Teresa, figlia del Re di Spagna Filippo IV, per il matrimonio con l'imperatore d'Austria Leopoldo I (1666). La tradizionale festa della Madonna del Carmine, a cui è intitolata una cappella seicentesca, è molto sentita dalla popolazione e si svolge ogni anno a Piano Sottano. Bormida è anche una località di villeggiatura estiva, complici il clima fresco, i sentieri tra i boschi di castagno e di faggio, le sorgenti, la possibilità di pescare o di cacciare il cinghiale (destinato ad accompagnare la polenta in uno dei piatti tipici). Insieme ai Fazéni (focaccine di patate cotte sulla stufa e condite con olio e aglio) sulla tavola dei Bormidesi non mancano miele, frutta, funghi e castagne del posto.