Ateleta è un comune della provincia dell'Aquila in Abruzzo.
È parte della “Comunità Montana Alto Sangro e Altopiano delle Cinque Miglia”.
Ateleta è posta su territori della sponda sinistra del fiume Sangro, ad una altitudine compresa tra 737 metri della stazione ferroviaria ed i 1.883 metri di Monte Secine.
La superficie comunale è di 4.169 ettari.
Comprende il nucleo abitato del capoluogo e le frazioni di Carceri Alte, Carceri Basse e Sant'Elena.
Gli abitanti sono circa 1.230 con elevato indice di persone anziane.
È il più a sud dei comuni della provincia dell'Aquila.
La montagna ateletese per antonomasia è il Monte Secine, ma è frequentata d'estate anche la zona del Monte dell'Ellera (Merzoni) che raggiunge l'altezza di 1.481 metri.
Il Monte Secine domina la vallata dove fra un'ansa e l'altra scorre il Sangro, che con le sue acque scava la roccia e fa ritrovare sulle sue sponde centinaia di esperti pescatori di trota e dove un tempo non molto lontano nuotava il gambero d'acqua dolce, ormai rimasto un ricordo nelle menti degli ateletesi più vecchi.
Folti boschi ricoprono colline e pianori; cerri, faggi ed alberi a foglia caduca colorano con diverse tonalità di verde il paesaggio (particolarmente suggestivo nella stagione autunnale).
Il sottobosco regala prataioli, spinareie e qualche volta anche porcini; ma soprattutto per delizia del palato e dell'olfatto i tartufi di cui questa terra è particolarmente ricca.
L'unico sito archeologico sono i resti di un antico castello, nella zona Carceri, ormai andato distrutto nel terremoto del 1456.
Appena usciti dalla Fondo Valle Sangro, che collega il mare con la valle del Sangro, girando a sinistra abbiamo di fronte la Funticella, residuo restaurato dell'antico lavatoio con annesso abbeveratoio degli animali, quindi ci si immette in via Sangrina verso il paese, ma subito sulla destra si incontra la caserma dei carabinieri; continuando all'imbocco del ponte che scavalca il torrente San Cristoforo a destra si incrocia la strada che porta alla zona residenziale del parco delle Tereselle e successivamente alla frazione di Sant'Elena.
Attraversando il ponte c'è il panificio ed ancora a sinistra ci si immette nel parco pubblico dove al centro fa bella figura di sé un monumento che simboleggia una catena spezzata.
Adesso c'è la strada che va in piazza Duca degli Abruzzi e quindi attraversando la zona artigianale si arriva a Trampaino.
Proseguendo via Sangrina sbocchiamo nella piazza XX settembre, centro di ritrovo dei paesani; da qui proseguendo a sinistra si arriva all'ufficio postale ed alla stazione della Sangritana, e ancora allo stadio e verso il fiume Sangro.
Sempre dalla piazza XX settembre continuando diritti ci portiamo, attraverso un viale di ippocastani, al cimitero del paese e così via ci si inoltra sulla vecchia strada che conduce a San Pietro Avellana e Castel di Sangro.
Nella precedente piazza si nota una lunga scalinata; via Roma, che si dirige verso piazza Carolina dove si trovano gli uffici del comune; da qui seguitando in una ragnatela di strade e stradine si sfocia nella via che ci fa arrivare a Carceri ed anche alle altre frazioni fino alla stazione di posta dove è adibita un'area da pic-nic.
Alla destra di piazza XX settembre c'è un breve scalinata, interrotta dalla Circonvallazione, che ci permette di andare alla chiesa parrocchiale di San Gioacchino.
La circonvallazione ci collega con le residenze delle Coccinelle, paesino che si presenta con stradine intersecantesi, orti a ridosso di vecchie mura cadenti, scalinate inerpicantesi, selciati e giardini ricchi di fiori ed alberi fruttiferi.
Il testo in italiano è tratto da: Wikipedia