Abbazia di San Pietro  Assisi

Documentata a partire dal 1029, abbazia di San Pietro fu fondata per una comunità benedettina, che attorno alla metà del XII secolo adottò la riforma Cluniacense, per poi passare nel secolo successivo a quella Cistercense.
Nulla resta del primitivo edificio, che era stato costruito fuori le mura della città romana e che venne inglobata entro la nuova cerchia urbica soltanto all'inizio del XIV secolo.
Le linee architettoniche della chiesa odierna risalgono alla seconda metà del XIl secolo e dovevano essere ultimate nel 1253, quando Innocenzo IV la consacrò.
La parte superiore della facciata fu rinnovata nel 1268 dall'abate Rustico; in origine terminava con un timpano, che fu abbattuto per i danni provocati dal terremoto del 1832.
L'austero interno della chiesa si deve in parte al radicale restauro del 1954, che ha rimosso gli altari barocchi.
Essa è divisa in tre navate da massicci pilastri rettangolari, quella centrale coperta da arconi ogivali sui quali poggia una copertura a travature lignee, le laterali con volte a botte in muratura.
Sopra l'altare maggiore - che conserva le spoglie del primo vescovo di Assisi Vittorino - è una cupola formata da 31 fila concentriche di conci aggettanti.
Una cappella a sinistra dell'abside conserva alcuni affreschi duecenteschi con scene di caccia e figure di santi.
Nel transetto sinistro sono affreschi di Pace di Bartolo (metà secolo XIV).