Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro  Leggiuno

• Orario di apertura per visite individuali/di gruppo:
  
  Marzo
  Aperto tutti i giorni
  9.00 - 12.00
  14.00 - 17.00
• da Aprile a ottobre
  Aperto tutti i giorni
  9.00 - 12.00
  14.00 - 18.00
• da Novembre a Febbraio
  Chiuso nei feriali
  Aperto sabato, domenica e nelle festività:
  9.00 - 12.00
  14.00 - 17.00
  (Aperto tutti i giorni dal 23 dicembre al 6 gennaio)

L'Eremo si può raggiungere dal piazzale sovrastante, ricco di ampi parcheggi, scendendo una panoramica scala di 268 gradini o via lago salendone un'ottantina.
Si può comodamente raggiungere anche per mezzo dell'ascensore con accesso nei pressi del parcheggio.

Nell'Eremo di Santa Caterina di Sasso Ballaro la civiltà monastica ha fatto nicchia nella più mirabile conformazione rupestre di tutto il Lago Maggiore.
L'eremo costituisce uno dei capitoli più significativi del gran libro del Lago Maggiore: esso è l'apice di una meravigliosa coincidenza tra una propizia predisposizione naturalistica e una fortunosa e fortunata invenzione artistico-culturale.
Da qui si gode sul lago uno spettacolo a sbalzo che ne fa quasi un gran fiordo marino, spesso infuocato d'un sole ormai mediterraneo.
Questo luogo racconta la storia del naufragio di Alberto Besozzi di Aralo, travolto con la sua barca dal furioso vento "mergozzo"; il quale, salvatosi invocando Santa Caterina, si fece, per voto, eremita, risolvendo, da allora (1170 circa) in poi, la sua vita in beatitudini di preghiera favorite da quelle del lago.
Al suo seguito, spontaneamente, si radunarono altri eremiti che si raccolsero nella "domus de Saxobalaro".
L'eremo, aggregatosi verso la fine del XIV secolo (1379) all'ordine degli eremitani di Sant'Ambrogio ad Nemus di Milano, è accostato alla chiesa di San Nicolao, che risale agli inizi del XIV secolo.
La "Associazione di Santa Caterina e San Nicolao" è di origini antiche ed è una delle più singolari coincidenze degli itinerari del culto dei santi attraverso tutta Europa.