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Marca - Museo delle Arti di Catanzaro 

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MARCA - MUSEO DELLE ARTI DI CATANZARO

»via Alessandro Turco
Catanzaro
»Regione: CALABRIA - ITALIA
+39 0961741257

Mappa Marca - Museo delle Arti di Catanzaro - Catanzaro

 Mappa / Come arrivare:

GPS / Coordinate geografiche
38°54'15.91" N - 16°35'38.69" E
Decimale: 38.90442 - 16.59408

Nota: La mappa indica la località, non la posizione esatta del punto di interesse
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MARCA - MUSEO DELLE ARTI DI CATANZARO - mostre e musei nel Comune di Catanzaro (Calabria)

Un museo, oggi come mai, deve essere un luogo vitale, aperto, in movimento capace di condizionare l'evoluzione culturale del singolo individuo e delle comunità, fondando e rifondando modelli e paradigmi cognitivi, la trama di emozioni e sensazioni estetiche e morali che costituiscono il nostro essere al mondo. Si spiega allora come e perché i musei funzionino come attrattori e diffusori di ottimismo sociale, anche quando generano critiche e perplessità, sconcerto o stupore. Va inoltre rilevato che musei e i luoghi d'arte in genere sono considerati in gergo tecnico spazi relazionali, cioè luoghi che favoriscono le relazioni umane e gli scambi culturali fra individui: scambi che sono interdisciplinari e multiculturali.
Laddove si genera questo sistema di relazioni e di scambi – così virtuoso tra arte, spazi pubblici, spettatori – solitamente si sprigionano energie creative che hanno una ricaduta positiva sia dal punto di vista sociale sia economico. Gli analisti del settore sanno bene che con la nascita di un museo o di uno spazio espositivo cambia il volto di interi quartieri e addirittura muta la fisionomia di intere porzioni di città, che da questi nuovi insediamenti culturali vengono rigenerate e corroborate da nuovi transiti e flussi, quelli di utenti e di consumatori, di moltitudini e gruppi, nonché dalla ricaduta di interessi e commesse in molti settori della produzione, del commercio e della ricerca. Le cosiddette città creative, a forte offerta di cultura e produzione artistica o artigianale, sono oggi considerate nel mercato globale, che è anche un mercato dell'immateriale, città appetibili, fortemente attrattive dal punto di vista del turismo, dell'industria e della finanza. Anche la città e la provincia di Catanzaro potranno dunque trarre giovamento da questa nuova istituzione pubblica (qualcosa di molto più complesso di un semplice servizio o accessorio). Tutto questo è tanto più eccitante perché l'attesa si è protratta negli anni, e la speranza di vedere riunite in un solo edificio le funzioni museali e conservative a quelle espositive oggi non viene delusa.
Le vicissitudini del nuovo museo MARCA solo legate a fatti importanti della vita culturale cittadina, strettamente collegati al territorio ma capaci di proiettarsi al di fuori di esso, addirittura oltre oceano (è il caso dell'opera e della storia di Mimmo Rotella). E poi MARCA è punto di approdo di un processo di avvicinamento e di perfezionamento museologico che ha origini molto lontane. Ma siamo solo all'inizio di un nuovo percorso. Perché già dopo l'inaugurazione dei nuovi spazi recuperati con il restauro dell'ex Istituto per sordomuti e dell'annessa tipografia – un restauro che va apprezzato per come si è svolto e concluso – la struttura non si dovrà ridurre a deposito conservativo. MARCA in accordo con l'Amministrazione e le Soprintendenze dovrà dar vita a una serie di iniziative espositive collegate alle sue collezioni, poi all'arte del presente, così come dovrà farsi promotrice di ricerca e di studi storico artistici e di critica – con particolare attenzione all'ingente patrimonio di arte locale che ancora merita valorizzazione e in certi casi ulteriori approfondimenti, nuove interpretazioni, nuove attribuzioni. Penso che dalla costola di MARCA potranno nascere quaderni di studio, pubblicazioni specifiche, iniziative editoriali, per mettere in collegamento il museo stesso con la ricerca universitaria, con la conoscenza e promozione del territorio e del suo patrimonio storico-artistico e paesaggistico. E poi dovranno crearsi iniziative di dialogo e di collaborazione con l'Accademia di Belle Arti, patrimonio anch'esso di creatività e di sperimentazione, così necessario per lo sviluppo e l'innovazione della società locale, e altrettanto decisivo per la vita futura di MARCA (che senza un contatto reale con la formazione e sperimentazione artistica locale, nazionale e internazionale sarebbe privato di una funzione importantissima e vitale).
Così MARCA nasce per molte ragioni, ma tre sono di fondamentale importanza. Era urgente, necessario, improcrastinabile riunire le belle raccolte di arte pittorica e plastica entrate a far parte del patrimonio della Provincia a partire da quel nucleo di collezione già costituitasi in tappe successive tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento prima come Museo e poi come Pinacoteca provinciale – e su questa storia si leggano le belle pagine di Corrado Iannino pubblicate in questo catalogo. Quella della Pinacoteca e del suo ingente patrimonio è una storia che rimonta agli inizi della nascita di un'Italia moderna e industrializzata. Quando si gettarono le basi di una moderna museologia, funzionale a uno stato democratico, che iniziava a sentire il patrimonio artistico come bene pubblico da tutelare e conservare, da conoscere e valorizzare. Così si legge nel testo succitato di Corrado Iannino: “Quando il 4 maggio 1879, in piazza dei Tribunali, si inaugura a Catanzaro il Museo Provinciale, questa nuova struttura culturale assolve a una pluralità di scopi, alcuni dei quali immediatamente avvertiti dalla classe dirigente dell'epoca. Intanto, per come si evince dal discorso pronunciato dal suo primo direttore, Domenico Marincola Pistoja. Secondo il direttore, con la fondazione del Museo i Catanzaresi concorrono ‘al politico Risorgimento della Patria … producendo frutti abbondanti di sapere e civiltà'. E cioè, Catanzaro, attraverso il suo nuovo Istituto, ritrova le sue radici culturali e si mette al pari con altre realtà territoriali della Penisola, seguendo il nobile esempio ‘di quelli di Lombardia, di Terra del Lavoro, di Terra d'Otranto'. In secondo luogo, la presenza di un contenitore artistico, specifico, in città avrebbe impedito la dispersione di beni culturali in una Calabria, in quel momento quasi vergine agli scavi che, nel passato, ha visto il suo patrimonio ‘portato fuori d'Italia nei musei di Vienna e di Berlino'”. Ed è con questi sentimenti e con queste aspettative che è nato quel Museo provinciale ottocentesco da cui oggi si genera il nuovo MARCA. Ancora Iannino ci illustra la storia e la ricchezza del patrimonio e correda di tante altre notizie questa bella storia museologica. “Nel 1879, alla sua nascita, il Museo Provinciale comprende, oltre a circa 6200 monete, 110 vasi, 71 medaglioni medievali e moderni, 33 quadri. Il successivo inventario, quello del 1896, redatto nel periodo di direzione di Oreste Dito, storico calabrese e importante massone, comprende, invece, 54 quadri di cui alcuni non saranno presenti poi nei successivi inventari né nel Catalogo delle opere in pittura, stampato nel 1976, come Leccapiatti e Polenta, due dipinti a olio di Migliaccio, un acquerello su carta non meglio identificato del XVII secolo e altri lavori. L'inventario del 14 gennaio 1925 comprende in tutto 125 opere, quello del 1931, 116. Nel 1934 il direttore segnala la presenza di 100 quadri”. Oggi se ne contano quasi duecento. Ma nelle sale ovviamente si è dovuta presentare una scelta, secondo una coerenza storica e qualitativa.
Perseguendo queste primitive funzioni anche MARCA necessita di un centro di studi specializzato sull'arte regionale e locale dal XV secolo a oggi. Qui potranno essere studiate e attribuite alcune delle opere conservate in Pinacoteca che ancora restano senza firma, e si dovranno ulteriormente valorizzare alcune figure o episodi di indubbio valore nazionale e internazionale come Andrea Cefaly, la scuola di Cortale, l'opera scultorea e in gesso di Francesco Jerace. C'era poi la necessità di dare una casa qui a Catanzaro, alle opere di un grande maestro contemporaneo come Mimmo Rotella. La cui storia nasce in terra calabra ma ha superato la dimensione locale, perché come tutti sappiamo Rotella è artista di valore e di fama internazionale. Terzo punto era la necessità e un'urgenza ormai storica: dotare la città e gli ambienti più avanzati dell'innovazione cittadina e provinciale di un punto di riferimento culturale. Nasce con quest'ambizione il progetto di un centro per le arti del presente, dinamico e fluido, aperto a tutte le forme di espressione artistica contemporanee.
La forza di un museo sta nell'essere punto di raccordo tra il passato e il presente, tra la memoria di un luogo e la cultura contemporanea. In un'epoca dominata dalla globalizzazione, i musei contribuiscono alla costruzione e valorizzazione dell'identità culturale di un luogo. Identità che necessita tuttavia di continui aggiornamenti e di nuove informazioni, che ha urgente bisogno di aprirsi e di confrontarsi con quanto di nuovo e di inedito viene creato adesso nel mondo. Ecco allora che un museo che incorpora in sé un centro d'arte – cioè un luogo dove si produce e ospita la produzione attuale nazionale e internazionale – si può trasformare in un ponte di collegamento tra locale e globale, tra il mondo familiare e ciò che appare estraneo, tra il noto e l'ignoto. La prima conseguenza di questa operazione culturale è l'innovazione che si mette in moto assieme alla conservazione e tutela del patrimonio locale, alla valorizzazione della storia e della cultura passata. MARCA è stato costruito e organizzato museologicamente pensando a tutto questo: per essere un luogo di esperienze e di studi, di emozioni e di scoperte. Ma anche un luogo dove si potrà generare e rigenerare curiosità intellettuale e soprattutto tolleranza culturale. Un luogo dove i cittadini potranno sentirsi a casa propria e nel mondo.

Testo tratto da:
Comunicato stampa: Sergio Risaliti, Direttore artistico MARCA


"Marca - Museo delle Arti di Catanzaro" è una struttura museale italiana nel Comune di Catanzaro, puoi vedere l'indirizzo ed i suoi recapiti telefonici nella colonna qui sopra, utili per un eventuale contatto e/o richieste di maggiori informazioni.

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