- Orario di apertura:
- Martedì-Domenica 9.00-19.30
- La biglietteria chude alle18.30 - Chiusura settimanale: Lunedi
- Ingresso a pagamento
Il Museo d'arte sacra della Marsica è ospitato all'interno del castello Piccolomini di Celano, importante centro culturale della Marsica.
Dal dicembre 2014 il castello e il museo sono in gestione al Polo museale dell'Abruzzo.
Il castello venne fondato tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento dalla potente famiglia Piccolomini; entrando, si ammira il bel cortile con resti di affreschi del XV secolo e alcune sale al piano terra ospitano una sezione archeologica.
Al primo piano inizia la visita al Museo: le sale raccolgono le maggiori espressioni artistiche della Marsica, di scultura, pittura, oreficeria e tessitura, dal VI secolo al XVIII secolo.
Da segnalare una “Crocifissione” della scuola di Vincenzo Foppa e il “busto di Madonna” del 1440 circa, del pittore Andrea De Litio e ritenuto la sua prima opera eseguita.
Interessante la collezione di dipinti di stile bizantino e le numerose “Madonne con bimbo” del 1200.
Le sale sono così strutturate:
- pittura
- scultura
- oreficeria
- paramenti sacri
- sezione archeologica
Alcune opere esposte provengono dalla chiesa di Santa Maria in Cellis di Carsoli e dalla chiesa di San Pietro presso Alba Fucens nel comune di Massa d'Albe, e una vergine di Andrea De Litio.
Da Aielli provengono i corredi e i resti restaurati e ricomposti di due letti in osso del I secolo a.C. tornati alla luce da quattro tombe a camera scoperte nel 1936.
La collezione Torlonia, ospitata nella sezione archeologia, consiste di 184 oggetti e 344 monete bronzee di epoca romana.
Queste ultime opere sono state recuperate durante il prosciugamento del Fucino.
Tra le opere spicca una testa di Afrodite (III-II secolo a.C.).
Molti i reperti provenienti dal sito di Lucus Angitiae.
Reperti lapidei
Sono esposte 27 opere tutte provenienti dalla chiesa di San Pietro ad Alba Fucens, risalenti tra l'XI e il XII secolo.
Imposte lignee (ignoto, 1132)
Le imposte provengono dalla chiesa di Santa Maria in Cellis a Carsoli e sono datate 1132.
Dopo il terremoto del 1915 furono trasportate nel “Museo nazionale d'Abruzzo” e solo dopo spostate a Celano.
Nelle imposte sono raffigurati scene della vita di Cristo: l'Annunciazione, la Visitazione, la Natività, l'Annuncio ai pastori, l'Adorazione dei Magi, la strage degli innocenti, la presentazione di Gesù al tempio, Gesù tra i dottori del tempio, le ultime due non decifrabili.
La caratteristica è che un'anta è più stretta e l'altra più larga.
Imposte lignee (ignoto, XII secolo)
Provengono dalla chiesa di San Pietro ad Alba Fucens e sono le più rovinate di questa sala.
L'autore, per strette affinità stilistiche, potrebbe essere lo stesso che ha eseguito quelle di Carsoli.
Le ante furono dapprima portate a Roma per restauri e per un certo periodo esposte nel museo di Palazzo Venezia, poi date al museo dell'Aquila.
Infine approdarono a Celano.
Pinacoteca
- La Vergine, nota come Madonna di Cese, (Andrea De Litio, XV secolo, tempera su tavola).
Proviene dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie di Cese, frazione di Avezzano.
Datato tra il 1439 ed il 1442 rappresenta la Madonna in trono. - Madonna del Latte (ignoto, XIII secolo, tempera su tavola).
Proviene dalla chiesa di Santa Vittoria a Carsoli.
A causa del terremoto del 1915, l'opera appare abbastanza lacunosa ed è difficile la sua lettura artistica.
Si inserisce nella grande produzione di "Madonne del Latte" molto diffuse in Abruzzo. - Madonna del Latte (ignoto, XIII secolo, tempera su tavola).
Proviene dalla chiesa di Santa Maria Nuova a Collelongo.
La tavola, che costituisce un altro esempio di Madonna del Latte, è ben conservata grazie al restauro del 1950.
A differenza dell'altra tavola, il dipinto deve essere opera di un artista locale.
In basso si osservano delle figure poco leggibili: un vescovo, san Michele, un santo e il committente.
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