Completamente costruito in pietra, con uno spessore murario fino a 4 metri, il Castello di Zavattarello è un edificio titanico che costituisce un formidabile complesso architettonico medievale, una fortezza inespugnabile che ha resistito a numerosi assedi.
Dalla terrazza e dalla torre si gode un panorama mozzafiato del territorio circostante: le verdi campagne, i freschi boschi, le colline con gli altri castelli della zona - Montalto Pavese, Valverde, Torre degli Alberi, Pietragavina.
Ben si capisce, da qui, la scelta strategica del luogo dove edificare questo maniero.
L'imponente rocca sovrasta il borgo antico abbarbicato sulla collina, che una volta era completamente priva di vegetazione per consentire ai difensori del maniero di avvistare ogni malintenzionato.
Oggi invece il verde che attornia il castello è un'area protetta, un “Parco Locale di Interesse Sovracomunale” di circa 79 ettari, di grande rilevanza paesaggistica, geografica, orografica, oltre che storica e ambientale.
Cardine dello Stato Vermesco, che nella fase di massima espansione si estendeva dal Bobbiese a Voghera, il castello è oggi interamente restaurato e visitabile.
Eventi, mostre, matrimoni, cerimonie, conferenze animano queste sale, dove antico e moderno si rincorrono e si compenetrano, creando un intreccio unico intriso di emozione.
UN FANTASMA TRA LE MURA
Nel corso degli anni, qui sono avvenuti numerosi strani eventi che restano tuttora senza una plausibile spiegazione: la tradizione li attribuisce allo spirito di Pietro dal Verme, signore del castello nel XV secolo.
Promesso sposo a Chiara Sforza, figlia del potente signore di Milano, Pietro decise invece di sposare la donna di cui era innamorato, Cecilia Del Maino.
Quando, dopo un felice periodo di vita insieme, la donna morì, l'uomo si rassegno ad accettare le nozze con Chiara.
Si dice, però, che quest'ultima non avesse mai dimenticato il rifiuto subito alcuni anni prima: così, con l'appoggio dello zio Lodovico il Moro, che avrebbe ottenuto discreti vantaggi dalla morte del dal Verme, Chiara uccise suo marito con un potente veleno il 17 ottobre 1485.
Qui finisce la storia, e comincia la leggenda...
Sedie spostate, strani rumori, porte aperte misteriosamente, spartiti scomparsi durante i concerti, voci senza volto: su questi ed altri strani episodi indagano da tempo i ricercatori del paranormale, che durante alcuni sopralluoghi hanno potuto registrare anomalie sospette.
Il testo in italiano è tratto da
- brochure “Zavattarello, la perla verde dell'Oltrepo”