Chiesa di Sant'Antimo  Sant'Antimo

La chiesa ha pianta a croce latina, con tre navate e quattro cupole affrescate.
Al centro del soffitto una grande tela, attribuita al pittore Luca Giordano, raffigura la decapitazione del Santo martire.
Sopra l'ingresso centrale si trova una grande cantoria sostenuta da quattro colonne con basi in marmo.
La facciata presenta tre grandi porte, con i suoi due ordini è suddivisa in sei riquadri da lesene ed è coronata da un timpano a cuspide.
In alto ospita due grandi statue dei Santi Apostoli Pietro e Paolo posti ai lati della statua del Santo Patrono.
La costruzione della nuova facciata fu ultimata nel 1924.
Molto interessante è il portale in pietra bianca di Caserta, donato alla chiesa dal Duca della Salandra e Signore di Sant'Antimo, Francesco Revertera, nell'anno 1622.
Davanti la chiesa si apre un largo sagrato pavimentato in pietra vesuviana.
A sinistra della chiesa si trova il campanile, che si erge su quattro piani e termina con una cupoletta che ha sostituito l'originaria piramide ottagonale nel 1950.
La chiesa fu edificata dall'Università di Sant'Antimo nel 1490; accanto all'antico oratorio, costruito in onore del Santo Patrono dal Duca di Napoli Antemio, venne edificata la chiesa Parrocchiale con un'unica grande navata e l'ingresso dove oggi si trova il Cappellone del Purgatorio.
Lungo la navata erano disposti cinque altari sul lato destro ed altrettanti sul lato sinistro.
Nel 1718 la chiesa fu trasformata e ricostruita in tre navate, come si presenta attualmente.
La chiesa ha subito vari restauri, ultimi tra i quali quelli del 1939.
Dal 1658 ospita le reliquie di Sant'Antimo, donate dal pontefice Adriano I a Carlo Magno e, dopo numerose e alterne vicende, ai cittadini di Sant'Antimo dall'ultimo loro custode, il sacerdote Antonio Clarelli.

Testo a cura di:
R. Flagello - M. Puca