Vacanze nelle Isole Egadi

Favignana, Levanzo e Marettimo galleggiano regali e affascinanti nel loro mare di colori indescrivibili, splendide nella loro bellezza.
Isole Egadi, preziosa e rara testimonianza di una natura incontaminata.
Subito il primo sguardo si apre sul paesaggio incantato: spiagge bianche e coste frastagliate contemporaneamente, grotte e verde, tanto verde inaspettato in mezzo al mare cristallino e caleidoscopico.
Meraviglia non solo in superficie, ma anche in profondità, dove il mare offre un paradiso sempre nuovo da scoprire.
Una grande varietà di reperti sono riemersi: ancore litiche ed in piombo, ed anche anfore di varia provenienza, sono tutte testimonianze dei continui scambi commerciali tra i popoli del Mediterraneo risalenti all'età fenicia, fino all'epoca medioevale.
Non meno caratteristico è poi l'aspetto gastronomico delle isole, dal momento che un nuovo e più lungimirante modo di promuovere turismo è ormai quello di accostare la gastronomia tipica di un luogo ad itinerari del gusto, che si incrocino con il paesaggio ed anche con la storia dello stesso luogo.
Ancora oggi, anche se con una minore incidenza rispetto all'antichità, il cibo è giustificato da una cucina che fa riferimento al territorio e ai cicli del tempo.
Nella tradizione gastronomica delle Isole Egadi il ruolo di premier dame spetta, infatti, al pesce ed in particolare al tonno, del quale un tempo il mare adiacente era ricchissimo.
Questo spiega per esempio perché le ricette del tonno originarie dell'isola di Favignana sono impareggiabili: molte di esse addirittura si tramandano da generazioni, mentre altre sono frutto più recente della creatività dei cuochi del luogo.
Altrettanto famosa è pure l'antica ricetta di Marettimo della pasta con l'aragosta.
Non c'è da sorprendersi tuttavia del fatto che il territorio delle isole non offre solo pesce, ma è ricco anche di una grande varietà di verdure e di aromi, che rendono le pietanze tipiche dei luoghi assolutamente uniche.
In tutte e tre le isole si sprecano insomma le ricette a base dei pesci più vari, o delle verdure più versatili, ma proprio per scongiurare una eventuale omologazione dei gusti, che indubbiamente ricadrebbe con i suoi effetti deleteri sulla qualità dell'offerta gastronomica, è come se si fosse instaurata una gara tra i ristoratori, artefici oggi della cucina più varia e saporita che si possa immaginare, capace di raccontare già con i suoi colori, ma anche attraverso i suoi sapori ed i suoi odori la storia dei luoghi.