La Bessa, Riserva Naturale Speciale della Regione Piemonte situata nella valle dell'Elvo si sviluppa per circa 7 chilometri quadrati ad una quota che oscilla fra i 270 e i 430 metri di altitudine.
Territorialmente corre per tutta la sua estensione sul fianco biellese della collina morenica della Serra (tra le più estese d'Europa).
In tempo lontani fu sede di attività di ricerca dell'oro nei corsi d'acqua che scendono dalle vicine montagne, attività che prosegue anche oggigiorno ad opera di numerosi appassionati.
Si calcola che in epoca romana fra il II secolo a.C. e il I secolo a.C. migliaia di persone lavorassero già nella zona. Ne sono testimonianza antichi scritti e numerosi manufatti e reperti archeologici ritrovati anche in tempi recenti.
Nonostante il paesaggio quasi lunare fatto di ciottoli accatastati dal tempo (i cosiddetti ciapei) e profondi e lunghi valloni (le bunde) è meta di escursioni sia a piedi che in mountain bike.
Molto apprezzata è la visita ai numerosi casali della zona, in particolare a quelli della frazione di Vermogno di Zubiena sede del Centro Visite e dell'Area attrezzata della Riserva, località considerata la capitale della Bessa e sede dell'Ecomuseo dell'oro e di Mongrando.
Nel borgo medioevale di Magnano sono visitabili l'antico ricetto e la chiesa romanica intitolata a San Secondo, ove si svolgono in estate rassegne di musica classica.
La Bessa è raggiungibile dall'autostrada A4 Torino–Milano, uscita a Santhià e statale n. 143 per Biella.
Testo tratto da:
Wikipedia – L'Enciclopedia Libera