L'isola di Tavolara, piattaforma granitica su cui poggiano strati dolomitici e calcarei, ha il suggestivo aspetto di un'impervia montagna rocciosa che emerge dal mare.
I fondali sono di notevole interesse scientifico e naturalistico.
È una montagna di calcare alta 500 m che spunta dal mare con pareti verticali.
Il settore orientale, zona militare, è inaccessibile, al contrario di una striscia bassa, chiamata Spalmatore di Terra, dove si trovano spiagge, un porticciolo, due ristoranti tipici e qualche casa.
Insieme alle vicine isole Molara e Molarotto su cui vivono 150 esemplari di mufloni, oggi è un parco marino.
I suoi bordi granitici sono traforati da grotte e nicchie.
Sulla striscia sabbiosa Spalmatore di Terra crescono gigli di mare mentre la roccia è ricoperta da cespugli di ginepro, elicriso, rosmarino e lentisco.
Si racconta che nel secolo scorso Carlo Alberto, re di Piemonte e Sardegna, sbarcato sull'isola a caccia delle mitiche capre dai denti d'oro (fenomeno causato da un'erba che lascia quei riflessi), rimanesse affascinato dal posto tanto da nominare il suo unico abitante, Paolo Bertolini, re della tavolara con tanto di carta protocollare.
D'estate si raggiunge facilmente da Olbia.