Castello Reale  Racconigi

Le belle terre di Racconigi furono in origine proprietà dei marchesi di Saluzzo.
Passate poi ai Savoia, nel 1620 Carlo Emanuele I lasciò il feudo, con Carignano, al figlio Tommaso Francesco, capostipite del ramo Savoia-Carignano.

Su un primo castello secentesco a pianta quadrata, torri angolari e fossato, furono operate modifiche nel 1756-58 su progetti dell'architetto Borra, che disegnò la grande facciata monumentale, alla quale verranno aggiunte le ali laterali da Ernesto Melano per volere di Carlo Alberto (1834-42).

In quegli anni, anche la decorazione interna subì una trasformazione per mano degli artisti del tempo attivi anche nel Palazzo Reale di Torino, fra i quali i pittori Pelagio Palagi, Vitale Saletta, ( Carlo Bellosio e gli scultori Giuseppe Gaggini, Giuseppe Bogliani, il Cacciatori.

Si ottenne un risultato molto eclettico, che ormai è chiamato per antonomasia “stile carlalbertiano”, a volte in senso positivo, altre volte per indicare una miscellanea un po' pesante di stili e correnti, in cui le dorature, i bronzi, gli stucchi la fanno da padroni sulle pur nobili linee dell'architettura.

L'arredamento di oggi, ricco, ma entro certi limiti abbastanza sobrio, alterna stili ed epoche eterogenei, armonizzatisi abbastanza bene nel tempo.
I dipinti sei e settecenteschi, accostati a bronzi dorati della metà dell'Ottocento, restano una testimonianza del mutare dei gusti.

Intorno al palazzo-castello, residenza amata da Carlo Alberto, un grande parco creava un'isola di pace e di silenzio, oggi un po' trascurata, ma sempre di grande suggestione.

Fra gii ospiti illustri va ricordato lo zar Nicola II di Russia, che fu qui nel 1906 alla corte di re Vittorio Emanuele III e della bella regina Elena.