La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale edificio di culto della città di Como, chiesa madre della diocesi omonima.
Situata vicino al lago, rappresenta uno dei più ragguardevoli monumenti dell'Italia settentrionale.
Lungo 87 metri, largo 36-56 metri, alto 75 metri al culmine della cupola, progettata da Filippo Juvarra, presenta un impianto a croce latina con tre navate e transetto sormontato da un'imponente cupola.
All'interno vi sono custoditi arazzi del XVI secolo e XVII secolo, eseguiti a Ferrara, Firenze, Anversa e dipinti cinquecenteschi di Bernardino Luini e di Gaudenzio Ferrari.
Esterno
La facciata del Duomo di Como, realizzata tra il 1447 e il 1498, ci appare allineata al “Broletto” ed alla torre civica, il Duomo non nasce su un terreno libero da vincoli e preesistenze, ma sull'area che ospitava l'antica chiesa di Santa Maria Maggiore.
La facciata è organizzata con una composizione che "rispecchia" l'organizzazione dello spazio interno a tre navate, e presenta molte analogie con la facciata del Duomo di Milano.
La facciata, gotica, è suddivisa verticalmente da 4 lesene, decorate da serie di sculture, che suddividono una zona centrale e due laterali; la prima presenta il portale d'ingresso, un rosone ed ai suoi lati due finestre dalla forma allungata, le parti laterali presentano ciascuna una porta d'ingresso ed una bifora posta al di sopra.
La maggior parte delle sculture presenti sulla facciata sono realizzate in stile gotico, alcune di queste sculture presentano però caratteri propriamente rinascimentali.
Al di sopra del portale sono presenti due tondi all'interno dei quali due sculture rappresentano (Adamo ed Eva), sopra ci sono cinque sculture di santi, al di sopra di queste sculture è presente un altro tondo in cui la scultura di un giovinetto (lo Spirito Santo; sul rosone è posta una piccola edicola in cui una statua rappresenta Dio, le due ai lati rappresentano l'arcangelo Gabriele e la vergine, mentre quella superiore, rappresenta la resurrezione.
Da questa descrizione si nota come la parte centrale della facciata sia strutturata in modo molto preciso: alla base Adamo ed Eva rappresentano l'umanità, mentre salendo s'incontrano i santi e ancora più sopra, nel punto più alto Dio.
Al di sopra del portale e delle porte d'ingresso laterali sono presenti delle lunette in cui sono rappresentate scene della vita di Maria: al centro, (sopra il portale), è rappresentata l'adorazione dei magi, mentre le altre scene rappresentano la visita di Maria ad Elisabetta.
Dalla composizione geometrica della facciata è possibile comprendere perché le due finestre ai lati del portale siano più alte di quelle laterali: se a partire dal rosone si immagina di tracciare un cerchio ad esso concentrico, che passi per il tondo in cui è rappresentato lo Spirito Santo, si ottiene il vertice delle finestre centrali, mentre con un altro cerchio, concentrico ai precedenti, che passi per la sommità dell'edicola più alta si trova il vertice delle finestre laterali, infine con un altro cerchio, sempre concentrico ai precedenti, che passi per la sommità del gugliotto, è possibile individuare la posizione delle due porte d'ingresso laterali.
In ultimo, anche la posizione del rosone non risulta casuale all'interno della facciata, è infatti possibile notare come, descrivendo il più grande triangolo contenuto all'interno della facciata, il rosone si trovi nel suo centro.
Interno
L'interno della cattedrale di Santa Maria Assunta è a croce latina, con tre navate scandite da due file di pilastri che marcano interassi di lunghezza diversa.
Le pareti sono decorate da dipinti fra i quali spiccano “I santi Sebastiano e Cristoforo” (secondo altare della navata destra), “l'Adorazione dei pastori” di Bernardino Luini, sormontata da “Due profeti”, e “lo Sposalizio della Vergine” di Gaudenzio Ferrari (terzo altare della navata destra).
Dei due pittori ritroviamo nel transetto, accanto all'altare dedicato a Sant'Abbondio (dall'esuberante apparato decorativo del 1514 di Giovanni Angelo Del Maino che ritroviamo nel 1515 attivo per l'altare del Crocefisso), patrono della città, rispettivamente i dipinti “l'Epifania” e “la Fuga in Egitto”.
Ancora del Luini, sulla parte destra del transetto, la Pala Raimondi (o “Sacra Conversazione” o pala di San Gerolamo) commissionatagli dal cardinale Scaramuccia Trivulzio, allora vescovo di Como.
L'abside è interamente occupato dal presbiterio, sopraelevato di alcuni gradini rispetto al resto della chiesa e, dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, riorganizzato con nuovi arredi marmorei (ambone, altare, cattedra) che riutilizzano rilievi provenienti dall'antica cattedrale di Santa Maria Maggiore.
Al centro dell'abside si trova l'altare maggiore barocco, opera del 1728 in marmo, onice e bronzo di stile barocco; intorno ad esso, si trovano i pregevoli stalli lignei scolpiti del coro.
Il paliotto del nuovo altare è decorato da sculture del 1317 dei Maestri campionesi.
Nel Duomo sono inoltre sepolti numerosi prelati ed un laico: Benedetto Giovio, fratello maggiore del più noto Paolo Giovio.