Formaggi e salumi
Tra i formaggi toscani possiamo trovare una grande varietà di prodotti realizzati con il latte dei pascoli locali, secondo antiche tecniche e processi produttivi gelosamente custoditi e tramandati nei secoli, che riflettono la tradizione dell'alimentazione rurale della popolazione toscana, basata anche sulla pastorizia, oltre che sulle altre varie colture.
Il formaggio più conosciuto è il pecorino toscano, il rinomato pecorino di pienza e il pecorino maremmano.
Tra gli altri formaggi toscani ricordiamo il cacio e il marzolino di Pienza (sia freschi che stagionati, anch'essi prodotti esclusivamente con latte di pecora e di forma ovale), la ricotta, il rovaggiolo e lo stracchino, formaggi rigorosamente freschi.
I salumi toscani sono realizzati da suini allevati allo stato brado che offrono una carne soda e delicata dal sapore intenso, oltre al classico prosciutto toscano, alla spalla e al salame toscano, celeberrimi sono il prosciutto e la salsiccia di cinghiale, l'arista salata, il "buristo", a base di testa e cotenna di maiale lessate e pressate, l'aromatico lardo di colonnata, la finocchiona, salame di suino aromatizzato col finocchio ed il vino, il capocollo e il guanciale toscano e da non dimenticare la mortadella di Prato.
Dolci
Nella tradizione dolciaria toscana i dolci sono preparati con alimenti semplici, come farina, uova, uvetta e anice e sono strettamente legati alle festività, i dolci toscani sono prevalentemente legati al calendario religioso, al calendario agricolo o a tradizioni pagane, dal "pan coi santi" o "pan dei morti", dolce fatto con noci e uvetta e tradizionalmente gustato durante le ricorrenze di ognissanti e dei defunti, ai "cenci", alle frittelle di riso di San Giuseppe fino ad arrivare alla "schiacciata fiorentina" tipica di carnevale.
Non manca il "pan ramerino" (rosmarino) del giovedì santo, o la schiacciata con l'uva tradizionalmente preparata durante i giorni della vendemmia, o il biscotto di mezz'agosto, ciambella aromatizzata all'anice, che i contadini gustavano nel periodo della mietitura, o il "ciaccino" (Grosseto), prodotto anch'esso per la ricorrenza dei defunti e ancora, i "brigidini", soffici ostie con l'anice, il "panforte" con mandorle, miele, cannella e chiodi di garofano, i "cantucci" secchi da inzuppare nel vin santo, il "castagnaccio", la "torta di riso" e la "torta cybea" di Massa.
Vini
Per quanto riguarda i vini, troviamo i grandi rossi, il "Chianti", il "Brunello di Montalcino", il "vino nobile di Montepulciano", il bianco di "Pitigliano", il "Candia dei monti apuani", il "Montecucco" e i "Montescudaio", tra i vini da dessert troviamo il "vin santo", il "Morellino di Scansano" il "Moscato dell'Elba" e il "Malvasia dolce".