Tra i più lunghi d'Italia, il vallone di San Martino è un vero e proprio canyon, che con i suoi 14 chilometri di strettissima gola dalle pareti a picco porta su fino alla vetta del Monte Amaro, addentrandosi nel cuore della Majella.
Lo si raggiunge facilmente dal paese di Fara San Martino (borgo di origini longobarde alle pendici orientali della Majella, considerato ormai una delle capitali mondiali della pasta, essendo sede di alcuni tra i più prestigiosi pastifici italiani, noti a livello internazionale).
Dopo una strettoia iniziale, il primo tratto è abbastanza comodo e conduce in pochi minuti a una sorta di piccolo slargo naturale chiuso tra due ripide e altissime pareti.
L'emozione che questo luogo offre è straordinaria, soprattutto per via della sensazione di immensità creata dalle vertiginose pareti di roccia che sembrano chiudersi sulla testa del visitatore, lasciando aperto solo un piccolo spiraglio di cielo.
Il terreno è ricoperto di ghiaia e tra le pietre spunta quel che resta di un campanile, quello dell'abbazia di San Martino.
Prima dell'anno 1000 alcuni monaci dell'ordine dei Benedettini iniziarono a costruire qui una loro abbazia, dedicata a San Martino, ma nel XIX secolo una terribile alluvione la sommerse e ricoprì di ghiaia, lasciandone emergere solo quei pochi blocchi.
Proseguendo lungo il vallone il percorso si fa più angusto.
Alternando strettoie a piccoli slarghi, si inizia a percorrere un sentiero davvero unico perché caratterizzato dal maggior dislivello delle montagne d'Abruzzo: porta infatti fino al Monte Amaro che si trova ben 2300 metri più in alto.
Il periodo ideale per la visita è legato molto all'andamento della stagione.
Nella bella stagione il bosco di faggi che s'incontra nell'ascesa è un luogo ideale per fermarsi a riposare, mentre per proseguire fino in vetta ci vogliono molto allenamento e attrezzature adeguate.
Il testo in italiano è tratto da:
- Abruzzo, la regione più verde d'Europa