Di fronte al maestoso Palazzo della Provincia, la Chiesa di Santa Maria dei Servi, detta anche di San Pellegrino.
L'edificio, nonostante vari rimaneggiamenti nei secoli, conserva tracce che testimoniano l'antichità della sua nascita (1250 circa).
Tra i più notevoli, il portale esterno, in pietra e laterizio, dai tipici caratteri del gotico padano, con una sequenza alternata di paraste e colonnine chiusa da un sistema di capitelli su cui è impostata l'ogiva poderosa.
L'interno secentesco, fortemente contrastante con l'austera facciata in cotto, ha impianto basilicale a tre navate scandite da pilastri.
Nella controfacciata a destra il Monumento funebre a Luffo Numai (1502), riconosciuto letterato e uomo politico, opera dei lapicidi lombardi Tommaso Fiamberti e Giovanni Ricci.
A destra si apre la settecentesca Cappella di San Pellegrino, lussureggiante di marmi policromi, edificata probabilmente su disegno di Giuseppe Merenda.
Pregevole l'affresco, ora staccato, di Giuliano da Rimini, con il Crocifisso tra Maria e San Giovanni Evangelista, mentre il frammentario ciclo di affreschi cinquecenteschi è assegnabile all'ambito di Livio Agresti.
La Sala del Capitolo è l'unica testimonianza interna tardo-medioevale: documentata dagli inizi del XIV secolo assume l'attuale impianto rettangolare con la volta a ombrello e peducci in cotto nel secolo successivo.
Testo tratto da:
Impronte d'Arte - Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica del Comune di Forlì