Le feste scandiscono da sempre la vita delle comunità isolane e oggi più che mai, soprattutto con la rivalutazione di molte sagre minori, sono legate al desiderio (ed alla necessità) di riaffermare la propria unica identità culturale.
In Sardegna, andare per feste significa immergersi in una cultura antica alla scoperta di suoni e di armonie sconosciute, di balli ritmici con ricchi costumi tradizionali, di gare poetiche fuori dal tempo, di sfrenate corse di cavalli, di sfilate folcloristiche - a piedi o a cavallo - con preziosi e coloratissimi abiti d'altri tempi.
Spesso le feste durano diversi giorni e coinvolgono tutta la comunità; molte volte, per l'occasione, vengono preparati dolci speciali e organizzati banchetti con pietanze tradizionali a cui tutti possono partecipare.
Le feste popolari più conosciute sono: Sant'Efisio a Cagliari, la Sagra di Sant'Antioco Martire Patrono della Sardegna a (Sant'Antioco), la Sagra del Redentore a Nuoro, S'Ardia a Sedilo, Pozzomaggiore e Illorai, la Cavalcata Sarda e la Faradda a Sassari, Sa Sartiglia a Oristano, San Gavino a Porto Torres, San Michele ad Alghero, la festa di Santa Vitalia a Serrenti, Santa Mariàcuas a Sardara, la nota Festa del Rimedio, la più antica in Sardegna che si svolge dal 1893, ad Ozieri, San Simplicio a Olbia,i festeggiamenti del carnevale in Barbagia e Ogliastra, il carnevale allegorico di Tempio Pausania e i riti della Settimana Santa in varie parti dell'isola.